Carlo Rosselli

Carlo Rosselli

Dopo aver partecipato alla Prima guerra mondiale, si avvicinò al movimento socialista, simpatizzando per le figure di Turati
e Matteotti. Dopo l’assassinio di quest’ultimo, prese la tessera del Partito socialista unitario (Psu), impegnandosi a tempo pieno nella lotta antifascista. Alla fine del 1926 fu arrestato e inviato al confino nell’isola di Lipari da dove riuscì a fuggire nell’estate del 1929 per rifugiarsi a Parigi. Qui fu tra i fondatori del movimento antifascista di Giustizia e Libertà. L’anno dopo, nel 1930, pubblicò in francese Socialismo liberale, scritto durante il confino. Scoppiata la guerra civile in Spagna, nell’agosto del 1936 Rosselli vi partecipò alla guida della Colonna Italiana, da lui fondata assieme ad anarchici come Camillo Berneri. Il 9 giugno fu assassinato insieme al fratello Nello a Bagnoles-de-l’Orne, in bassa Normandia, in un agguato organizzato dai servizi segreti del regime fascista.